51 professori dei 3 dipartimenti della Scuola di Medicina nella classifica dei top scientists 2% della Stanford University

51 professori dei 3 dipartimenti della Scuola di Medicina nella classifica dei top scientists 2% della Stanford University
Da pochi giorni è stata pubblicata, dalla casa editrice Elsevier, la classifica annuale dei top scientists 2% del mondo. I tre dipartimenti dell’area medica della Scuola di Medicina si posizionano nella classifica con ben 21 docenti del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Molecolare e dell’Area Critica (di cui al vertice il Prof. Riccardo Lencioni, radiologia, il Prof. Raffaele De Caterina, cardiologia, e il Prof. Federico Coccolini, chirurgia generale), 18 del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale (di cui al vertice la Prof.ssa Rossella Elisei, endocrinologia, il Prof. Piero Marchetti, diabetologia, e il Prof. Agostino Virdis, clinica medica), 12 del Dipartimento di Ricerca Traslazionale (di cui al vertice il Prof. Fabio Coppedè, genetica medica, il Prof. Ugo Boggi, chirurgia generale, e la Prof.ssa Chiara Cremolini, oncologia).
La prestigiosa classifica tiene conto dei parametri del database Scopus, uno dei più accreditati archivi delle pubblicazioni scientifiche mediche, peraltro utilizzato nelle valutazioni comparative dei concorsi universitari, comprendendo il numero delle pubblicazioni, il fattore di citazione (H-index) delle stesse, e altri parametri, estraendo un indice cosiddetto “composito “ (in sostanza complessivo di tutti i fattori).
Piena soddisfazione del presidente della Scuola di medicina, Prof. Emanuele Neri, e dei Direttori dei tre Dipartimenti (Proff. Grazia Chellini, Aldo Paolicchi e Stefano Taddei) secondo i quali il posizionamento di ben 51 docenti, attualmente in servizio attivo, nella classifica della Stanford University, evidenzia l’elevata qualità della ricerca dell’area medica universitaria pisana.
La Prof.ssa Chiellini, Direttore del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Molecolare e dell’Area Critica ha sottolineato che la qualità della ricerca, pur essendo un fattore di indiscutibile importanza, non costituisce di fatto l’unico parametro da considerare nella valutazione dei docenti universitari di area medica, per i quali esiste una totale inscindibilità tra ricerca, didattica e assistenza, parametri che spesso risultano difficili da valutare nel loro complesso.
Indubbiamente – commenta il Prof Taddei, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale — la ricerca scientifica è parte integrante dell’attività dei medici universitari e ha una ricaduta sull’attività assistenziale rientrando nella mission specifica delle Aziende Ospedaliero-Universitarie.
Aggiunge il Prof. Paolicchi, Direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazione –  il fatto che ben il 20% dei docenti universitari appaia nella ristretta fascia del 2% testimonia meglio di qualunque commento la qualità della ricerca medica pisana; i risultati della loro attività scientifica garantiscono l’eccellenza dell’attività assistenziale che i docenti convenzionati svolgono nell’AOUP a fianco dei colleghi ospedalieri.
Conclude il Prof. Neri – una ricerca di alto livello è fondamentale per una didattica di qualità e per offrire prestazioni assistenziali ai più alti livelli, che i docenti universitari al TOP di questa classifica mondiale possono offrire ai pazienti della AOUP.
Fonte: Comunicazione Istituzionale Scuola interdipartimentale di medicina, Università di Pisa
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